In occasione del Natale 2024, le classi 2A e 2E della scuola secondaria plesso San Bartolomeo del nostro istituto, in collaborazione con le prof.sse Cinzia Faustinella e Simonetta Bernola sostenute dal Dirigente Scolastico dott.ssa Fiorella De Rossi, partecipano all'iniziativa "Presepi in Centro" della Pro Loco aps Città di Sezze che è stata inaugurata domenica 8 dicembre.

I presepi delle classi 2A e 2E si trovano rispettivamente nelle chiese di San Lorenzo e di Santa Parasceve ed è possibile esprimere il proprio voto presso il Museo comunale o presso la Sede della Pro Loco:
il presepe della 2A è associato al numero 13 e il presepe della 2E è associato al numero 8.

Il presepe della 2A (numero 13).
Questo presepe è una rappresentazione stilizzata della Sacra Famiglia. È stato realizzato con delle posate, oggetto scelto perché rappresenta l'atto del mangiare; inoltre tutti i materiali sono di riciclo, come le mascherine per dare nuova vita ed evitare sprechi.
Il televisore, invece, accende i riflettori su ciò che purtroppo non fa più notizia: una parte di mondo è affamata di cibo e di pace, ma l'altra, quella che vive nel benessere, sembra non accorgersene più.
Questo presepe recuperando in senso olistico materiali, altrimenti scartati, con la sua edizione straordinaria invita a fare fare silenzio e ad ascoltare il mite vagito di un bimbo nella mangiatoia.

 

 

Il presepe della 2E (numero 8).
San Francesco d'Assisi nel 1223 a Greccio realizzò il primo presepe: c'era la mangiatoia, l'asino e il bue. Nient'altro. Voleva ricordare a tutti che Gesù era nato povero in un posto di povera gente identica a tanti poveri cristi in ogni parte del mondo.
Il presepe realizzato dalla classe 2E simboleggia i bambini, le donne e gli uomini uccisi dalla guerra.
Ci sono macerie, mattonelle distrutte, tegole rotte, sassi ai piedi di Gesù bambino che giace dentro un bidone di latta, avvolto da stracci luridi.
Sullo sfondo, filo spinato e due carri armati.Non ci sono Maria e Giuseppe, perché uccisi.
Il loro sangue, come quello di migliaia di persone, non può passare inosservato.
Non possiamo continuare a vivere tranquillamente le nostre vite sapendo che altri esseri umani la perdono ogni giorno, senza ragione.